Thursday, March 21, 2024

Associazione Nazionale M.A.R.I.A. - APS: i miei articoli sul sito ufficiale

https://www.associazionemaria-aps.org/ Questo è il sito dell'Associazione Nazionale M.A.R.I.A. - APS, da poco tempo online dopo tanto lavoro e tanta procrastinazione di diversa natura. Ho curato personalmente la stesura di tutti gli articoli, con l'assistenza del prof. Franco Colella, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, il Presidente dell'Associazione: i temi fondanti sono il miglioramento dell'#utodeterminazione e il raggiungimento e il mantenimento dell'autonomia, con particolare riguardo alle condizioni di disagio, sia fisico che psichico, che possono minarle e renderle impossibili in assenza di un intervento mirato da parte di professionisti della salute, ma che deve avvalersi anche e soprattutto di ricerche approfondite da parte degli esperti degli studi sociali e dei ricercatori in campo medico e di azioni concrete nel quotidiano in senso solidaristico. Questi temi necessitano perciò di una speciale attenzione da parte dell'opinione pubblica e ne andrebbe implementata una maggiore sensibilità in merito, promuovendo inoltre stili di vita e relazioni interpersonali più sani, edificanti e funzionali, priorità maggiormente avvertite in questo clima di perenne crisi socio-economica cui, paradossalmente (o meno, a seconda delle prospettive) consegue spesso uno sfrenato e distorto individualismo che a volte sfocia in aperto e poco sano egoismo, egotismo, ostilità verso il prossimo, deliri collettivi di persecuzione e invidia sociale, spesso conditi da quasi totale assenza di onestà intellettuale e buona fede. Si tratta, da parte mia, di una sorta di testamento spirituale con cui mi affranco definitivamente da questa missione, di cui sono stato parte attiva come Segretario associativo, in cerca di nuove modalità di partecipazione alla vita collettiva. Auguro a tutti voi una buona lettura e spero che questi articoli vi siano in qualche modo utili e che possano magari farvi decidere di scendere in campo nel #terzosettore o che vi spingano comunque a contribuire nel modo ritenuto più opportuno alla causa o, semplicemente, possano essere un buon modo di passare il tempo e di riflettere.

A few words on my new album / Qualche parola sul mio nuovo album

ITALIAN Come tante cose nella mia vita, anche questo blog è stato abbandonato e forse rimarrà tale o almeno decadrà la volontà di parlare di musica prodotta da me, aprendomi magari a "illuminazioni" o comunque a notifiche su musica che ritengo interessante e poco conosciuta, cercando di avere come target ascoltatori particolari, amanti dell'indie o comunque di musica non convenzionale. Depressione, demotivazione, mancanza di ispirazione? Anche, ma il problema fondamentale è proprio quella sensazione di insensatezza che tutto il mio progetto musicale mi donava e mi dona, aggravata da una svolta psicologica fondamentale che ho avuto il 12 dicembre 2021, dovuta in parte a una psicoterapia, che mi ha fatto cambiare attitudine nei confronti della vita e mi ha portato ad accettare con onestà tanti aspetti disfunzionali e irrazionali della mia esistenza, tra cui anche per l'appunto portare avanti progetti e situazioni non appaganti anche in virtù di uno scarso impegnocamuffato in tutti i modi, fingendo di creare qualcosa di degno. Nonostante l'abbandono del blog il progetto musicale SlyArtË è andato avanti, e ben prima della svolta psicologica comunque ci sono stati degli incidenti esistenziali (che hanno anche a che fare con tossicodipendenza e cattive esperienze frustranti e umilianti) che hanno ulteriormente devastato quel poco di attitudine propositiva in merito, rallentando tanto il lavoro di produzione. Alla fine, in maniera un po' rocambolesca e anche nel mio solito stile di "scarso impegno camuffato da tanto impegno", sono riuscito nell'intento di pubblicare un nuovo album, molto tardi rispetto alla data di pubblicazione delle tracce, il 15 novembre 2023. Parliamo quindi di questa nuova composizione: Early Millennium Decay Decade è sostanzialmente sulla falsariga del precedente per quanto riguarda il permanere del metodo di lavoro "non so fare niente, vediamo di compensare in qualche modo possibilmente in modalità di risparmio energetico", con la novità di aver collaborato con artisti amatoriali di varia nazionalità, per migliorare la qualità e fare esperienze musicali diverse, venire incontro alle mie pretese di "sincretismo musicale" e anche tentare di condividere un po' il lavoro, sempre per assecondare la mia pigrizia, a mo' di delega. Ne sono nate anche delle belle, sincere e profonde amicizie, e di questo sono grato al destino. Il risultato è un insieme di tracce che ovviamente nessuno ha considerato come roba seria, tra i pochi che sono incappati in questo album in qualche modo. Perché quindi pubblicarlo? Forse per testamento, forse perché ho ancora quella malsana e controproducente voglia di valorizzare gli sforzi, anche se poco produttivi, anche se inutili. Ha senso di parlare musicalmente, magari con un traccia dopo traccia, di questa roba? Oramai non ne rammento la necessità, ma nondimeno un minimo di ricognizione si può fare, nell'alveo di questo discorso che sembra disfattista ma è meramente descrittivo. Questo album è stato prodotto (e registrato, nelle parti strumentali, da parte dei collaboratori) tra il 2019 e il 2023: la maggior parte delle tracce si trova su Soundcloud in versione "demo". In realtà, onde dare un senso all'acquisto o quantomeno ascolto dell'album, nel corso di ottobre 2023, ho deciso assieme a un mio caro amico siciliano, Salvatore Patané (che ha vari progetti musicali, tra cui https://ryanharleins.bandcamp.com/album/sounds-of-another-planet-the-album e https://viralconspiracyrecords.bandcamp.com/album/53ct8r5n19978-a-sad-summer-breeze) di modificare qualcosa in qualche traccia (qualcuna in modo abbastanza profondo), nell'ambito di un lavoro di post-produzione e di masterizzazione. Si mantiene la velleità di produrre qualcosa di almeno lontanamente riferibile al Trip Hop e al Downtempo, ma come sempre non si riesce granché a ricreare quelle sonorità specifiche, con solo i bpm e qualche reminiscenza sonora qua e là. L'album suona piatto e basico, in virtù della scarsità tecnica e della poca ispirazione e quindi anche del nullo talento e della totale casualità nell'approccio alla produzione, quando non suona patetico, proprio in senso etimologico, oltre che per questioni di qualità: è un album che vorrebbe esprimere pathos, ed è tra l'altro tutto il contrario delle intenzioni che avevo originariamente per il mio progetto musicale, a testimoniare ulteriormente quanto sia contraddittorio all'atto pratico, per questioni di incapacità e di compensazione. Ma poi più che pathos spesso risulta comico nella sua pretesa di voler essere un simbolo di sofferenza e disagio: si avverte un lamento continuo, a voler interpretare i testi, che però non è catartico ma semplicemente ossessivo e ridondante. Insomma, si potrebbe pensare che soffra di problemi di autostima, che sia disfattista ecc., ma sto semplicemente restituendo quello che è e quello che io avverto approcciandomi come ascoltatore, non come autore. Nella vita, si deve fare qualcosa quando si ha qualcosa da fare, non bisogna trovarsi qualcosa da fare quando non si sa cosa fare. Sarà il mio mantra per tutto quello che farò in futuro, sia musicalmente sia per altre cose. Sono ovviamente aperto alle vostre considerazioni in merito (ma dubito ci saranno perché non ho praticamente seguito!). ENGLISH Like many things in my life, this blog has also been abandoned and perhaps it will remain so or at least the desire to talk about music produced by me will decline, perhaps opening me up to "enlightenments" or in any case to notifications on music that I consider interesting and little known, looking to target particular listeners, lovers of indie or in any case of unconventional music. Depression, demotivation, lack of inspiration? That too, but the fundamental problem is precisely that feeling of meaninglessness that my entire musical project gave me and gives me, aggravated by a fundamental psychological turning point that I had on December 12, 2021, due in part to psychotherapy, which made me change attitude towards life and led me to honestly accept many dysfunctional and irrational aspects of my existence, including carrying forward unfulfilling projects and situations also by virtue of a lack of commitment disguised in every way, pretending to create something worthy. Despite the abandonment of the blog, the SlyArtË musical project continued, and well before the psychological turning point, however, there were existential incidents (which also had to do with drug addiction and frustrating and humiliating bad experiences) which further devastated what little proactive attitude in this regard, slowing down the production work a lot. In the end, in a somewhat daring way and also in my usual style of "little effort disguised as a lot of effort", I succeeded in releasing a new album, very late compared to the release date of the tracks: November 15, 2023. So let's talk about this new composition: Early Millennium Decay Decade is substantially along the lines of the previous one as regards the continuation of the "I don't know how to do anything, let's try to compensate in some way, possibly in energy saving mode" working method, with the novelty of having collaborated with amateur artists of various nationalities, to improve the quality and have different musical experiences, to meet my demands of "musical syncretism" and also to try to share the work a little, always to indulge my laziness, at the moment of delegation. Some beautiful, sincere and deep friendships were also born, and I am grateful to fate for this. The result is a set of tracks that obviously no one considered as serious stuff, among the few who stumbled upon this album in some way. So why publish it? Perhaps by will, perhaps because I still have that unhealthy and counterproductive desire to enhance efforts, even if they are not very productive, even if they are useless. Does it make sense to talk musically, perhaps with a track after track, about this stuff? Now I don't remember the need for it, but nevertheless a minimum of recognition can be done, within the context of this discussion which seems defeatist but is merely descriptive. This album was produced (and recorded, in the instrumental parts, by the collaborators) between 2019 and 2023: most of the tracks can be found on Soundcloud in the "demo" version. In reality, in order to make sense of purchasing or at least listening to the album, during October 2023, I decided together with a dear Sicilian friend of mine, Salvatore Patané (who has various musical projects, including https://ryanharleins. bandcamp.com/album/sounds-of-another-planet-the-album and https://viralconspiracyrecords.bandcamp.com/album/53ct8r5n19978-a-sad-summer-breeze) to change something in some track (some so quite deep), as part of post-production and mastering work. I maintain the ambition of producing something at least remotely referable to Trip Hop and Downtempo, but as always I can't do much at recreating those specific sounds, with only the bpm and some sonic reminiscences here and there. The album sounds flat and basic, due to the technical scarcity and lack of inspiration and therefore also the zero talent and total randomness in the approach to production, when it doesn't sound pathetic, precisely in the etymological sense, as well as for quality issues: it is an album that would like to express pathos, and among other things it is completely the opposite of the intentions I originally had for my musical project, further demonstrating how contradictory I am in practice, due to issues of inability and compensation. But then, more than pathos, it often turns out to be comical in its claim to be a symbol of suffering and discomfort: you can hear a continuous lament, if you want to interpret the lyrics, which however is not cathartic but simply obsessive and redundant. In short, you might think that I suffer from self-esteem problems, that I am defeatist, etc., but I am simply reporting what I feel by approaching it as a neutral listener, not as an author. In life, you have to do something when you have something to do, you don't have to find something to do when you don't know what to do. It will be my mantra for everything I do in the future, both musically and otherwise. I am obviously open to your considerations on the matter (but I doubt they will be there because I have practically not followed!).

Saturday, October 24, 2020

My releases on Amazon and Spotify!

Show some support! My releases are on Amazon, just 0,99! Buy me a coffee and support my Art(Ë). https://www.amazon.com/s?k=SlyArt%C3%8B&i=digital-music&search-type=ss&ref=ntt_srch_drd_B086BXGRFD https://open.spotify.com/artist/0vcuUEHoWie7wH7q1ERHeJ

Tuesday, February 4, 2020

NEW SOUNDCLOUD RELEASE: Umpteenth Recovery (feat. Kaerian and Arma Ignifera)



Well well well, another collaboration was finally released! For the third time, I had the privilege of working with the outstanding swiss singer Kaerian (TwitterSoundcloud and Instagram). Also featured the talented American guitarist Arma Ignifera (Soundcloud), who also provided the bass line. Check this song, and I hope you won't be disappointed!

Bene bene bene, un'altra collaborazione è stata finalmente pubblicata! Per la terza volta, ho avuto il privilegio di lavorare con la grandiosa cantante svizzera Kaerian (TwitterSoundcloud and Instagram). Presente inoltre il talentuoso chitarrista statunitense Arma Ignifera (Soundcloud) che si è occupato anche della linea di basso. Date un ascolto al brano, spero non ne sarete delusi!

Thursday, January 23, 2020

DEEPENING: Post Millennium Calm


The scarce description (in English) on Bandcamp maybe does not do justice to the genesis of my debut's title track. First of all, I start from the "etymology". The reference, for those who have some knowledge of Trip Hop history, could be immediate: "Pre-Millennium Tension", Tricky album, songwriter who always denied to be included in some musical definition. Trip Hop itself, as someone could know, is a term created in 1994 by the critics, and a lot of people (including myself) are not ok with that, but that's another story. "Pre-Millennium Tension" is not just a title referring to some personal view, but it was a widespread feeling involving the fear about the changes the new millennium could've brought to our lives (something not really new, just think about the shift from the first to the second millennium), in every context: social life, music, technology etc. (late '90's films like "Matrix" trilogy are emblematic). What I wanted to emphasise with this semi-quote, it's the will of overweilm the feeling of anxiety related to the passing of times, and to the shift between decades, centuries and even millennia. Since I started to listen to Downtempo music, I always related this genre to a sense of calm, ataraxia. Anxiety was a feeling I always expressed in my life, and during my first months of university in 2015 the (re)discovering of Downtempo helped to me to finally find a "peace of mind" which was an absolute brand new for me. As I always do, I like to relate my personal insights to a more universal thought: the result was to name an entire album in honor of one of the most "sacred" things of my life: my personal "Downtempo Revolution".

La descrizione scarna (in inglese) su Bandcamp forse non rende giustizia alla genesi della title track del mio debutto. Innanzitutto, parto dall'"etimologia". Il riferimento, per chi ha qualche nozione della storia del Trip Hop, potrebbe essere immediato: "Pre-Millennium Tension", album di Tricky, cantautore che ha sempre rinnegato l'essere incluso in qualche definizione musicale. "Trip Hop" stesso, come qualcuno potrebbe sapere, è un termine creato nel 1994 dalla critica, e molte persone (incluso me stesso) non sono d'accordo, ma questa è un'altra storia.
"Pre-Millennium Tension" non è solo un titolo che si riferisce a una visione personale, ma era un sentimento diffuso che implicava la paura dei cambiamenti che il nuovo millennio avrebbe potuto portare alle nostre vite (qualcosa di non veramente nuovo, basti pensare al passaggio tra il primo e il secondo millennio), in ogni contesto: vita sociale, musica, tecnologia ecc. (i film di fine anni '90 come la trilogia di "Matrix" sono emblematici). Ciò che volevo sottolineare con questa semi-citazione, è la volontà di dominare la sensazione di ansia legata al passare del tempo e al passaggio tra decenni, secoli e persino millenni. Da quando ho iniziato ad ascoltare la musica Downtempo, ho sempre messo in relazione questo genere con un senso di calma e la parola greca "atarassia", che significa approssimativamente "perfetta pace dell'anima a causa dell'assenza di passioni". L'ansia è stata una sensazione che ho sempre espresso nella mia vita e durante i miei primi mesi di università nel 2015 la (ri) scoperta del Downtempo mi ha aiutato a trovare finalmente una "tranquillità" che era assolutamente nuova per me. Come sempre, mi piace collegare le mie intuizioni personali a un pensiero più universale: il risultato è stato quello di intitolare un intero album in onore di una delle cose più "sacre" della mia vita: la mia personale "Downtempo Revolution".





Monday, January 20, 2020

UN ANNO FA IL MIO DEBUTTO DISCOGRAFICO/ A YEAR AGO MY DISCOGRAPHIC DEBUT

In realtà è stato ieri, ma il blog è stato aperto solo oggi. La genesi dell'album è ben documentata, in inglese, sia su Soundcloud che su Bandcamp. Vorrei quindi "regalare" (atteggiamoci a gente che ha del seguito, tanto per) un post in stile blog puro, esclusivo su questa piattaforma. Questo album in realtà non è una pubblicazione ufficiale, nel senso, non è registrata presso la SIAE e non appartiene a nessuna etichetta. Semplicemente, nell'era della democrazia dei mezzi produttivi artistici, ho approfittato dell'opportunità offerta da Bandcamp di poter uploadare le nostre "scoreggine" (Carmelo Bene docet) musicali con la parvenza di una pubblicazione ufficiale. Poi ho (ri)scoperto Soundcloud, e ho aggiunto le tracce anche lì, in un servizio che però non ha l'estetica di Bandcamp, non dà l'idea di pubblicare un album, ci fa sentire ciò che siamo, amatoriali, ammettiamolo. Bandcamp dà anche l'opportunità di poter vendere la propria musica, cosa che Soundcloud permette solo con abbonamenti premium (pagare per essere pagati, già), ma per noi sconosciuti è una velleità, neanche una speranza, l'eventualità di poter anche solo vendere una sola copia intera, e non solo un brano all'anno (come succede al sottoscritto). Detto questo, quali altre parole spendere su questo album, che non sia già stato sviscerato in lingua inglese su Soundcloud e Bandcamp? è un album che mi auguro un giorno di "reworkare", ovvero di trasformare ciò che è digitale e che non vorrei fosse tale in analogico, aggiungere testi e voce, rimasterizzare il tutto magari in modo professionale. Vorrei crearne copie fisiche, sia CD che vinili, con alcune chicche per giustificare tali acquisti. "L'arte è lunga, la vita breve". E  oserei aggiungere, il portafoglio è vuoto. Ma la speranza è l'ultima a morire, quindi aiutatemi a tenerla in vita, "SHOW SOME LOVE".

Relapse

Ci sforziamo di non rifare qualcosa che amiamo, o qualcosa che odiamo ma di cui per qualche motivo non  abbiamo mai abbastanza,  qualcosa che può rovinarci o peggio. Può succedere talvolta, dopo che per molto tempo abbiamo evitato di farlo, di ricadere. E quando ricadiamo, vogliamo andare più a fondo possibile. Dobbiamo renderci conto che la ricaduta è dietro l'angolo: dobbiamo affrontarla, e imparare a risorgere, di nuovo."

La musica è cambiata/ Music has changed

Ho deciso di aprire questo blog per continuare a supportare la mia musica su altre piattaforme.
I decided to open this blog in order to keep supporting my music on other platforms.
https://soundcloud.com/slyarte

Associazione Nazionale M.A.R.I.A. - APS: i miei articoli sul sito ufficiale

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